Oggi sveliamo il mistero di Sallusti il condirettore del "Giornale" (absit iniuria verbis), che non si riflette negli specchi. Voi penserete che succeda perché si tratta di un vampiro, un nosferatu, ma non è così: innanzi tutto i vampiri sono più eleganti e raffinati (avete presente Bela Lugosi o Christopher Lee o anche Max Schreck che tanto una bellezza non era?), no lui è più il tipo tirapiedi succubo (il Renfield che mangia scarafaggi in manicomio in "Dracula") o, passando ad altri mostri, il procacciatore di cadaveri per Frankenstein o il suo servo deforme Igor (Aigor per Mel Brooks) o, nei fumetti, Zio Tibia.
E allora gli specchi? In realtà al nostro è successo che passandoci improvvisamente davanti tanto tempo fa sia rimasto talmente spaventato dall'improvviso orrore riflesso da perdere il controllo degli sfinteri e farsi addosso due o tre editoriali. Da allora non ha più smesso, anche se cerca di evitare di specchiarsi per non disidratarsi completamente.
E l'aglio? Ah quello non solo tiene lontani i vampiri ma è un ottimo vermifugo. E una testa d'aglio piantata in bocca a mo' di tappo può risolvere i casi più ostinati di diarrea verbale.
1 commento:
scatologico!
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