c'è un intruso!

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come fregare il cacciatore

domenica 3 ottobre 2010

THE PRETTY PETER CONNECTION


Supponiamo che siate un S.I. (Soggetto Ignoto) e vogliate - per motivi che non ci interessano - effettuare un'operazione di modifica estetica (tipo sparargli in bocca per correggere un accentuato prognatismo) a un tizio che abita, mettiamo, al quinto piano di un condominio. Per prima cosa vi procurate un'arma al mercato nero e acquisite un po' di confidenza con la stessa, anche per verificarne l'efficienza; poi raccogliete informazioni sulle abitudini del tizio, sorvegliandolo discretamente: orari, percorsi, compagnie. Infine decidete come volete procedere all'operazione: l'idea sarebbe quella di suonare il campanello e, una volta aperta la porta, passare velocemente alla fase esecutiva. Problema: il soggetto è costantemente scortato da due poliziotti, probabilmente perché questa questione del prognatismo (materiale o simbolico) dà fastidio a parecchi altri: i due accompagnano a casa il tizio e, mentre uno rimane in macchina, l'altro sale insieme a lui con l'ascensore e si accerta che entri in casa e richiuda la porta dietro di sé, poi torna al pianterreno e se ne va con l'altro poliziotto. Bene, quello che sembrava un problema può essere invece un aiuto: se riusciste a suonare il campanello pochi istanti dopo che il poliziotto se ne è andato, probabilmente il tizio aprirebbe subito pensando che si sia dimenticato qualcosa o che debba comunicare qualcosa; mal che vada, avreste il soggetto subito dietro la porta, forse con l'occhio incollato al visore. Premere il grilletto e via.
Si tratta quindi di riuscire ad appostarsi il più vicino possibile alla porta per seguire i movimenti e controllare i tempi: arrivo dell'ascensore, uscita del tizio e del poliziotto, apertura della porta di casa, chiusura della porta, ingresso del poliziotto nell'ascensore, discesa, richiamo al piano dell'ascensore vuoto, campanello, bang bang. I posti più vicini alla porta sono il pianerottolo delle scale tra il quarto e il quinto piano e quello tra il quinto e il sesto. Siccome siete un po' coglione, non avete letto e studiato il "Manuale del piccolo killer" e siete uno sfaticato che non vuole fare mezza rampa di scale in più, optate per il pianerottolo tra il quarto e il quinto piano.
Così, quando il poliziotto, invece di riprendere l'ascensore, colto dal desiderio di fumare scende le scale a piedi (a proposito, che fine ha fatto la sigaretta accesa?) ve lo ritrovate davanti e - sfiga! - la vostra arma si inceppa. Però siete abilissimo a schivare i tre colpi che vi spara addosso da circa 4 metri (teorema di Pitagora) di distanza (uno contro il battiscopa, uno contro il corrimano della ringhiera e uno contro una finestra), a fare di volata quattro piani e mezzo, a scavalcare una siepe alta due metri e larga mezzo senza far cadere neanche una fogliolina e a dileguarvi nel buio.
Poi vi risvegliate e maledite la peperonata mangiata a cena.

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Le immagini sono tratte da Il braccio violento della legge (The French Connection) di William Friedkin, 1971. Lo sparatore è il poliziotto Jimmy "Popeye" Doyle (in italiano "Papà"), interpretato dall'immenso Gene Hackman e il morto è Pierre Nicoli, interpretato da Marcel Bozzuffi. Almeno questi film avevano un senso...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche lei come me teme che l'agguato a Belpietro sia una bufala?
Girolamo De vincentiis

Tullix ha detto...

"Temere" mi pare verbo eufemistico. Siamo comunque in buona compagnia: vedere
http://nonleggerlo.blogspot.com/
e i relativi commenti.
Benvenuto in questo blog!