c'è un intruso!

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come fregare il cacciatore

lunedì 22 novembre 2010

Adda passà a nuttata...


(...)Che cos'è l'amor
è la Ramona che entra in campo
e come una vaiassa a colpo grosso
te la muove e te la squassa
ha i tacchi alti e il culo basso
la panza nuda e si dimena
scuote la testa da invasata
col consesso
dell'amica sua fidata

Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
vampiro nella vigna
sottrattor nella cucina
son monarca e son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey (...)

Vinicio Capossela. Che coss'è l'amor

Il termine vaiassa (o vajassa) può essere interpretato essenzialmente in tre modi:
- come serva di casa (nel 1604 appare un poema eroicomico dialettale sulle serve "Vaiasseide" ad opera di Giulio Cesare Cortese);
- come prostituta nel gergo della malavita napoletana di fine '800;
- come abitante del basso (vascio, quindi vasciajola) e quindi donna volgare, sboccata e propensa ad appiccecarse con le altre donne in bisticci che coinvolgevano strade e quartieri.
Il senso corrente dovrebbe essere quest'ultimo, suffragato indirettamente anche dalla presenza di uno strumento popolare detto scetavajasse ovvero "sveglia-vaiasse" costituto essenzialmente da due bastoncini di legno di cui uno liscio e l'altro dentellato, anche con una serie di piattini metallici sul lato opposto alla dentellatura: lo sfregamento del secondo bastone sul primo provoca il caratteristico suono. Si accompagna in genere con altri strumenti quali il putipù (o caccavella), una sorta di tamburo a frizione costituto da una membrana tesa su una camera di risonanza in legno o in latta nella quale viene inserita una canna che viene mossa verso il basso, e il triccheballacche, formato da tre martelletti in legno intelaiati tra di loro: quello centrale è fisso, mentre i laterali, muniti di sonagli e campanellini vengono battuti contro quello fisso.
Nella foto un esempio di vaiassa nella terza accezione del termine.

6 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Grande Vinicio e grande Tullix!

Un altro buon termine disponibile dalle nostre parti è "loja": purtroppo non mi sono disponibili i due puntini da mettere sopra la o, che è una o molto chiusa ai confini con la u, mentre la j va pronuncata quasi g, come in jardin.

Anonimo ha detto...

Che la Mara Carfagna sia una persona intelligente? Non esiste termine più appropriato di vajassa per definire la Alessandra Mussolini.
Girolamo De Vincentiis

stellarossa ha detto...

Aggiungo che in Campania è un insulto ferocissimo,è una roba da lavare col sangue, questo insulto tocca non solo l'aspetto fisico e l'educazione ma distrugge senza appello quello che i francesi chiamano allure che è spesso perseguita a botte di gioielli e abiti firmati.Ma se sei vaiassa tale resti a vita e lo sai.
La povera Mussolini lo sa,per questo si è incazzata oltremodo,Carfagna perfidissima ,forse anche intelligente,forse.
Bravissimo Tullix.

Alberto ha detto...

Io a questo punto aspetto un duello in piena regola, di quelli al mattino, dietro il convento delle carmelitane scalze, con i padrini, il dottore e tutto il seguito. Ma a chi la scelta delle armi?

stellarossa ha detto...

@ sarebbe una vera sciccheria il duello…non so chi sceglie l'arma,forse la persona offesa? In questo caso la Mussolini sceglierebbe una scure.Tanto per non smentirsi...

stellarossa ha detto...

@zio: acc è tutto il pomeriggio che mi esercito con loja,mi servisse mai..