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domenica 13 marzo 2011

La vendetta dello scialle perduto

Praga, Quartiere ebraico, Sinagoga Staronova, XVI secolo

Rabbi Jehuda Loew ben Bezalel raggiunse faticosamente la soffitta della sinagoga, aprì uno dei vecchi bauli che la ingombravano insieme ad antichi golem inanimati e vi depose una scatola in rame dal coperchio sigillato con ceralacca gialla. Richiuse a chiave il baule e prima di ridiscendere rivolse una preghiera all'Altissimo affinché la scatola non venisse mai aperta da nessuno. Sapeva di non avere il potere di distruggerla ma sapeva anche che se fosse caduta nelle mani sbagliate le conseguenze avrebbero potuto essere devastanti: quei gomitoli di seta e mohair, dall'aria così morbida e innocente, nascondevano una forza così... così maligna e perversa che era meglio venissero dimenticati per sempre.

Torino, Italia, 12 marzo 2011

Stellarossa riprese in mano lo scialletto che aveva tinto con il nescafè scaduto che gli aveva conferito un così bel color tortora. Aveva utilizzato i sette gomitoli che aveva ricevuto da sua madre tanti anni prima e di cui non era mai riuscita a conoscere la provenienza precisa: la madre era sempre rimasta sul vago e, anzi, le era sembrato che avesse tutte le volte cambiato bruscamente discorso. Era abbastanza soddisfatta della riuscita dello scialle e l'idea della coloritura aveva funzionato benissimo: cos'era allora quel sottile tormento che la spingeva a girarlo e a rigirarlo tra le mani? E perché i gatti, nonostante la morbidezza del tessuto, non erano mai andati ad appallottolarvisi sopra e anzi giravano ben alla larga? Scosse la testa, appoggiò su un piano lo scialle e si accese una sigaretta, dando distrattamente un'occhiata all'orologio. Era appena passata mezzanotte: spense la sigaretta, afferrò una biro e un foglio di carta e, quasi come in trance, ridisegnò completamente lo scialle, mentre una luce fredda si diffondeva dai suoi occhi.

Arcore, Italia, Villa San Martino, 1 aprile 2011

Il pacco aveva passato tutti i controlli e le verifiche della Sicurezza privata e risultava totalmente innocuo. Mancava un mittente individuale, ma la provenienza era sicura: la bolla d'accompagnamento era intestata ACME ltd, Death Valley, California, USA e, dopo un consulto tra i ministri dell'Istruzione e della Cultura, era risultato che ACME stava per A Company Making Everything, una società che produce qualsiasi cosa. Il pacco conteneva, accuratamente ripiegato, un manufatto tessile artigianale in seta e mohair di color tortora finemente rifinito e un foglio di istruzioni. Una volta dispiegato, il manufatto si presentava come uno scialle a forma di triangolo isoscele ottusangolo rovesciato, agli angoli della cui base erano connessi, senza soluzione di continuità, due altri triangoli isosceli acutangoli. Dalle tre estremità si dipartivano tre I-cord che terminavano in un anello. Ma ciò che colpiva di più era la scritta riportata in punto riso doppio in corrispondenza del vertice del triangolo maggiore: S E X.
Secondo il foglio di istruzioni SEX stava per un ricorsivo Sex EXtreme e si riferiva a una particolare tecnica di amplificazione della portata e dell'intensità dell'orgasmo nota come "asfissia erotica" o breath control e consistente in un'apnea indotta (o autoindotta) capace di provocare panico e il rilascio di endorfine e di ridurre l'ossigenazione al cervello. Le istruzioni spiegavano poi dettagliatamente il corretto utilizzo dello strumento, sottolineando in particolare le possibilità di uso maschile o femminile. In caratteri più piccoli veniva poi illustrato lo speciale Bonus double feature, praticabile solo da utenti esperti.
SB era ansioso di provare il nuovo giocattolo e di esplorarne tutte le possibilità. Ringraziò mentalmente l'ignoto e raffinato autore del regalo e fece un paio di telefonate da un telefono criptato. Con i controlli della stampa di sinistra e delle maledette toghe rosse organizzare due o tre ciulatine era diventato dannatamente complicato.

Arcore, Italia, Cripta del Mausoleo, 3 aprile 2011

La sala del bunga-bunga era oramai divenuta inutilizzabile per l'eccessivo rischio intercettazioni, così SB era dovuto ricorrere al Mausoleo in stile assiro-milanese che si era fatto costruire su progetto di Pietro Cascella nel giardino, un posto nel quale era stato a suo tempo maleducatamente rifiutato da un'ingrato Montanelli con un "Domine, non sum dignus". La segretezza dell'accesso era garantita da una rete di gallerie che portavano anche a Shamballa e ad Agarthi, utile per improvvise sparizioni. Aveva così convocato la "fedele" Nicole con la quale si era riconciliato dopo lo spiacevole episodio del "culo flaccido" e si apprestava a sperimentare le meraviglie dello scialle misterioso usando come base d'appoggio il coperchio del sarcofago nel quale in un futuro lontano sarebbe stato deposto il suo corpo ibernato, in attesa di resurrezione.
Iniziò con la modalità male: seguendo le istruzioni si avvolse lo scialle attorno al collo e fece passare i due anelli degli I-cord laterali oltre il glande, procedendo poi alla penetrazione. In effetti, modulando la spinta pelvica, la pressione attorno al collo aumentava o diminuiva, potenziando e prolungando la sensazione di piacere.
Fu poi la volta della modalità female: questa volta lo scialle fu avvolto attorno al collo di Nicole, mentre gli anelli vennero posizionati allo stesso modo della modalità male; aumentando la potenza della spinta e la pressione sul collo di lei aumentava anche la pressione delle pareti vaginali.
Instancabile e convinto di essersi impossessato oramai dei segreti dell'attrezzo volle ancora provare la modalità double feature: questa era uguale alla modalità female con in più l'utilizzo del terzo I-cord, avvolto prima attorno al suo collo e con l'anello posizionato come gli altri due. In questo modo la punta dello scialle non stava più dietro le spalle di lei ma davanti, con la scritta SEX in bella evidenza. In effetti così le sensazioni si sommavano e si amplificavano, ma mentre entrambi ansimavano e urlavano di piacere si accorse che la S della scritta SEX si stava lentamente disfacendo: il terzo I-cord era evidentemente connesso alla lettera e la tensione aveva provocato lo sfilamento.
Quando si rese conto che oramai la scritta era diventata EX fu troppo tardi: lo scialle e le sue appendici stringevano sempre di più, indipendentemente dal movimento. Le prime a esplodere sotto la pressione furono le labbra di Nicole, seguite dalle tette. Coperto di silicone e di gocce di sangue dallo strano aspetto di stella, non riuscì neppure a sibilare "cribbio", mentre il coperchio del sarcofago si apriva e si richiudeva sui loro corpi.

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Nota bibliografica
  • Su Praga e il Golem (creatura d'argilla, animata scrivendole sulla fronte la parola "verità" - in ebraico emet - e ridotta in condizione inanimata cancellando la prima lettera della parola, che diventava met - "morte") si possono vedere, tra le altre, le opere: Praga magica di Angelo Maria Ripellino, Einaudi, 2005 e Il golem di Gustav Meyrink, Bompiani, 2000, oltre al film di Paul Wegener, Il Golem - Come venne al mondo (Der Golem: Wie er in die Welt kam, 1920), da cui è tratto il fotogramma in alto.
  • Sul color tortora v. http://www.colourlovers.com/color/5E5350/tortora
  • Maggiori informazioni sulla ditta ACME, fornitrice dei personaggi dei Looney Tunes della Warner Bros, sono riportate nell'indispensabile Il catalogo ACME, di Charles Carney e Scott Grass, Panini, 2010.
  • Sui punti della maglia è disponibile Enciclopedia della maglia. Oltre 300 punti spiegati passo dopo passo di Mary Webb, Giunti Demetra, 2010.
  • Sulle tecniche di breath control e in generale sul sesso estremo si possono consultare Sesso estremo. Pratiche senza limite nell'era cyber, 1995 e Sesso estremo vol. 2, 1996 di William Cooper, editi da Castelvecchi ma entrambi fuori catalogo. E' prevista per il 2011 l'uscita presso Aliberti Castelvecchi di Sesso estremo. L'edizione definitiva (il libro è adatto solo a un pubblico maturo e scarsamente impressionabile).
  • Sul Mausoleo di Arcore, oltre ad alcuni rari video riportati da YouTube, cfr. Marco Travaglio, Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo, Garzanti, 2010.
  • Su Shamballa e Agarthi "informazioni" sono riportate in Il re del mondo di René Guénon, Adelphi, 1977 e in Da Atlantide a Shamballah di Alec MacEllan, Piemme, 2001 (solo se non vi scappa da ridere).
  • Per le protesi al silicone e la mastoplastica additiva cfr. Joseph C. Segen, Dizionario di medicina moderna, McGraw-Hill, 2006.



6 commenti:

Nik ha detto...

...inquietante!

Anonimo ha detto...

E' una storia divertentissima anche se inquietante.
Girolamo De Vincentiis

stellarossa ha detto...

Mi sono divertita moltissimo, primo perché non è che tutti i giorni si è protagoniste di un racconto e per di più nelle vesti di knitterdesigner in vena di vendetta, secondo perché se me lo proponessero lo farei,la farei la vendicatrice...,terzo perché è bello avere un blog che non ha tagliato fondi alla cultura.
Oggi ho chiesto a mia madre:"abbiamo lontani parenti a Praga?Qualcuno di grande e grosso con uno strano tatuaggio sulla fronte?. e dove l'hai comperata quella seta di colore orrendo che mi hai dato?" Ha cambiato discorso.Avevo lo scialletto al nescafè al collo,è talmente morbido,talmente caldo..Non riesco a staccarmene..
Peché inquietante questo racconto? La cosa che veramente inquietante é che alcuni dei personaggi ( esclusa me!) siano ancora liberi e liberi di nuocere .Prendo accordi con la ACME? Domani tempero le matite e mi metto a disegnare,dopo aver acceso una sigaretta e controllato l'ora,adesso è troppo tardi...

Tullix ha detto...

Concordo con stellarossa sull'"inquietante": inquietante è che tanto abominio calpesti e inquini il mondo in cui ci tocca vivere e che senza di lui e quelli come lui sarebbe probabilmente un posto migliore.
(Anticipo che il talento di stellarossa come knitterdesigner verrà utilizzato in altri racconti, insieme ad altri talenti...)

gianbarly ha detto...

Mi sono divertito a leggerla e, confesso, sperando che si traducesse in realtà...
Vi seguirò con piacere.

Tullix ha detto...

@ gianbarly: fortunatamente il numero di quelli che sperano si traduca in realtà, anche solo metaforica, si sta infoltendo, Prossimamente si potrà organizzare una bella seduta collettiva di Voodoo. Benvenuto.