- Come soggetto (drammatici). Sono film in cui la vita delle puttane rappresenta il centro della narrazione, spesso con taglio anche sociologico. Dai classici Lulù - Il vaso di Pandora (Die buchse der Pandora), 1928 e Il diario di una donna perduta (Das tagebuch einer verlorenen), 1929 di Georg W. Pabst, entrambi con la mitica Louise Brooks, Vita di O'Haru donna galante (Saikaku ichidai onna), 1952 e La strada della vergogna (Akasen chitai), 1956 di Kenji Mizoguchi, Casco d'oro (Casque d'or), 1952 di Jacques Becker, con una bellissima Simone Signoret, Nella città l'inferno, 1958 di Renato Castellani, con Anna Magnani e Giulietta Masina, ai più moderni Adua e le compagne, 1960 di Antonio Pietrangeli, con Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva e Gina Rovere, La viaccia, 1961 di Mauro Bolognini, con una giovane e sensuale Claudia Cardinale, Mamma Roma, 1962 di Pier Paolo Pasolini, con una grandissima Anna Magnani, il quasi trattato sociologico Questa è la mia vita (Vivre sa vie: Film en douze tableaux), 1962 di Jean-Luc Godard, con una Anna Karina da urlo, Barriera di carne (Nikutai no mon), 1964 di Sejun Suzuki, Due o tre cose che so di lei (2 ou 3 choses que je sais d'elle), 1966 di Jean-Luc Godard, Bella di giorno (Belle de,jour), 1967 di Luis Bunuel, (Catherine Deneuve!), Un uomo da marciapiede (Midnight Cowboy), 1969 di John Schlesinger, (mica solo femmine, bravo Jon Voight), Pretty Baby (Pretty Baby), 1978 di Louis Malle, su una prostituta-bambina interpretata da una Brooke Shields dodicenne, Vita e rabbia di una prostituta parigina (La dérobade), 1980 di Marcel Duval, Whore-Puttana (Whore), 1991 di Ken Russell, con la grintosissima Theresa Russell, Belli e dannati (My Own Private Idaho), 1991 di Gus Van Sant, (Keanu Reeves e River Phoenix), Niente baci sulla bocca (J'embrasse pas), 1991 di André Téchiné, l'esplicito Tokyo Decadence (Topazu), 1992 di Ryu Murakami e il crudissimo Le buttane, 1994 di Aurelio Grimaldi, girato in siciliano.
- Come soggetto (romantici e comici). In questi film più che l'aspetto sociologico della "professione" viene messa in rilievo la psicologia dei personaggi, diciamo il loro lato "umano", la storia personale. Le notti di Cabiria, 1957 di Federico Fellini, con una tenera Giulietta Masina, Lola, donna di vita (Lola), 1960 di Jacques Demy, con Anouk Aimée, Mai di domenica (Pote tin kyriaki), 1960 di Jules Dassin, con una sontuosa Melina Mercouri, Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany's), 1961 di Blake Edwards, (Audrey Hepburn nel ruolo di Holly Golightly è me-ra-vi-glio-sa, ed è splendido anche il gatto sotto la pioggia), Ieri, oggi, domani, 1963 di Vittorio De Sica, (Sophia Loren nel mitico spogliarello), Irma la dolce (Irma la Douce), 1963 di Billy Wilder, con Shirley MacLaine in calze verdi, Film d'amore e d'anarchia, 1973 di Lina Wertmuller, con una brava Mariangela Melato, La chiamavano Bilbao (Bilbao), 1978 di Juan José Bigas Luna, il fin troppo famoso Pretty Woman (Pretty Woman), 1990 di Garry Marshall, con Julia Roberts, Paprika, 1991 di Tinto Brass, con Deborah Caprioglio, il romanticissimo Moulin Rouge (Moulin Rouge), 2001 di Baz Luhrmann, con Nicole Kidman e Chéri (Chéri), 2009 di Stephen Frears, dal romanzo di Colette, con Michelle Pfeiffer.
- Come protagoniste. In questi altri film le nostre eroine sono protagoniste, ma l'aspetto "professionale", pur non essendo irrilevante, non è il cardine dell'azione. Gli avvoltoi hanno fame (Two Mules for Sister Sara), 1970 di Don Siegel, con Shirley MacLaine nei panni di una finta suora, Una squillo per l'ispettore Klute (Klute), 1971 di Alan J. Pakula, (Jane Fonda nel ruolo di Bree Daniels, da premio Oscar), il western "invernale" e destrutturato I compari (McCabe & Mrs. Miller), 1971 di Robert Altman, (Julie Christie, nomination all'Oscar), Kitty Tippel... Quelle notti passate sulla strada (Keetje Tippel), 1974 di Paul Verhoven, L'uomo nel mirino (The Gauntlet), 1977 di Clint Eastwood, con una tostissima Sondra Locke, allora compagna del regista, L'ultimo gigolò (Schoner Gigolo armer Gigolo), 1979 di David Hemmings, con David Bowie, American Gigolò (American Gigolò), 1980 di Paul Schrader, con Richard Gere in parte perfetta, Vestito per uccidere (Dressed to kill), 1980 di Brian De Palma, (Nancy Allen fa la prostituta in pericolo, ma Angie Dickinson viene punita per la sua "leggerezza"), Bad Girls (Bad Girls), 1994 di Jonathan Kaplan (con Madeleine Stowe, Mary Stuart Masterson, Andie MacDowell e Drew Barrymore, wow!).
- Nell'intreccio. In questi film invece, pur non essendo le protagoniste principali, svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo della trama. Ombre rosse (Stagecoach), 1939 di John Ford, con Claire Trevor nel ruolo di Dallas, la prostituta con cui rifarsi una vita, Rocco e i suoi fratelli, 1960 di Luchino Visconti, con Annie Girardot contesa e ammazzata, 8 1/2, 1963 di Federico Fellini, con Edda Grale nel ruolo dell'inquietante Saraghina, C'era una volta il West, 1968 di Sergio Leone, con Claudia Cardinale prostituta in cerca di riscatto, La ballata di Cable Hogue (The Ballad of Cable Hogue), 1970 di Sam Peckinpah, con Stella Stevens nel ruolo dell'allegra e affettuosa Hildy, Roma, 1972 di Federico Fellini, Taxi Driver (Taxi driver), 1976 di Martin Scorsese, con la tredicenne Jodie Foster nel ruolo di Iris, Hardcore (Hardcore), 1979 di Paul Schrader, I cancelli del cielo (Heaven's Gate), 1980 di Michael Cimino, con Isabelle Huppert che interpreta la contesa e volitiva Ella Watson, La città delle donne, 1980 di Federico Fellini, Una poltrona per due (Trading Places), 1983 di John Landis, con Jamie Lee Curtis nei panni della puttana di buonissimo cuore Ophelia e Gli spietati (Unforgiven), 1992 di Clint Eastwood in cui una prostituta che viene sfregiata da un cowboy diviene il motore primo dell'azione.
c'è un intruso!
lunedì 31 gennaio 2011
'A proposito di tutte queste... signore'. Appunti su puttane e cinema
giovedì 27 gennaio 2011
Scusate il ritardo...
lunedì 24 gennaio 2011
Sul buon uso del termine 'puttana' (con appendice cinefila)
- Chi vende temporaneamente una prestazione (attiva) o la disponibilità del proprio corpo (passiva) per scopi sessuali: cioè chi fa delle cose al corpo dell'utilizzatore o da questi se ne fa fare.
- Chi vende tale prestazione o disponibilità a più utilizzatori. La promiscuità fa estendere l'accezione anche in assenza di corrispettivo ("sei una puttana!", detto dal marito che scopre una relazione della moglie anche se è del tutto disinteressata).
- Chi effettua la prestazione o l'interazione sessuale con professionalità e perizia, partecipando attivamente e ricavandone manifesta soddisfazione.
- Chi nell'effettuazione della prestazione usa un linguaggio totalmente esplicito e spesso 'volgare'.
- In senso figurato esistono le locuzioni "andare a puttane" e "mandare a puttane" nel senso di andare in rovina o provocare l'insuccesso di un'idea o di un progetto, mentre "fare una puttanata" sta per combinare qualcosa di stupido o di sbagliato e "puttanaio" indica una condizione di confusione (come 'casino') ma viene anche usato in senso letterale come addensamento localizzato di puttane ("ad Arcore era un vero puttanaio").
- Un aspetto particolare è rappresentato dall'uso del termine come semplice interiezione impropria o come locuzione interiettiva ('puttana!', 'porca puttana', 'puttana la miseria'), un po' come l'uso di 'cazzo' senza nessuna connotazione sessuale ('cosa cazzo dici?', 'cazzo, me ne sono dimenticato!') (per chi vuole divertirsi rimando all'uso del termine 'putain' da parte dei parigini, ben documentato qui).
sabato 22 gennaio 2011
L'orrore è soggettivo, signora marinaberlusconi
Comunque è stata bravina a mettere assieme e poi in fila più di dieci parole di senso compiuto. Avrà chiesto aiuto al personal trainer… ancora una volta...
Sarebbe carino sentire il parlato vero però; si sa che i giornalisti "aggiustano e stravolgono", magari la marina pensante e parlante vivolive era pure più meglio: ooooooh che orrrrore… e che cazzo il silicone fa scherzi orrendi nel parlato. Non si capisce una beata minchia quando muovono i canotti.
Non metto nessuna foto della signora, debbo ancora fare cena...
A Roberto Saviano tutto il mio affetto, e sono parecchio orgogliosa di lui, ma tanto tanto.
sabato 15 gennaio 2011
Risorse umane
venerdì 7 gennaio 2011
Monocolo epifanico
e poi cE questa storia dellepifania ke tutte le feste si porta via e viene dodici giorni dopo il natale e dovrebbe rievocare larrivo di questi re magi alla capanna oppure grotta oppure grotta stalla seguendo la stella per dodici giorni per strade e deserti su cammelli ma forse dromedari ke sono pure piU scomodi ke almeno nei cammelli ti piazzi in mezzo alle gobbe e ki ti sposta piU e magari ci puoi pure fare un sonnellino se lanimale E bene addestrato perO i cammelli venivano da piU in lA a oriente tipo deserto del gobi ma li conoscevano di sicuro altrimenti come facevano a passare per la cruna dellago sarebbero stati i dromedari piU facili da far passare piuttosto ke i rikki nel regno dei cieli ke almeno su questa cosa avevano le idee kiare anche se poi magari era tutto un errore di traduzione e cammello era in realtA camelos cioE una corda che aveva un pO piU di senso no piuttosto ke spingere il povero cammello in questa fottuta cruna ke poi spingi spingi riskiava di rimanere incastrato tra una gobba e laltra mentre andava di certo meglio come cavalcatura per questi re magi ke forse anke loro arrivavano da piU oriente e peraltro dodici giorni di viaggio fanno una bella distanza anke se bisognerebbe sapere quanti kilometri lora fanno queste bestie e per quante ore vanno avanti comunque dodici giorni saranno stati minimo minimo millecinquecento duemila kilometri ke si arriva giusto dalle parti dellafganistan anke se bisognerebbe pure calcolare le fermate tecnike per approvvigionarsi dei doni ke loro ce lavranno pure avuto lI a disposizione perkE a fare i re magi si doveva guadagnare bene anke solo con le previsioni del tempo e gli oroscopi piU un tot di medicina alternativa e sciamanesimi vari niu eig e di incenso si doveva fare un gran uso visto poi ke il grosso degli abitanti facevano i pecorai e a raggrupparne un pO in un tempio si favorivano certo visioni mistike e cadute in trans ma anke semplici svenimenti cosI lincenso aiutava ed era misticissimo ma la mirra la mirra erano cazzi ke tu kiedevi e ti guardavano strano e pensavano ke volevi della birra ke era invece ben conosciuta giA dallepopea di gilgamesc e pare ke i babilonesi ne usassero trentaquattro tipi diversi e veniva bevuta mica gelata ke non cerano i frigoriferi e invece dovevi precisare non birra mirra mirra con la emme come merda ke in effetti era amarissima come dalla radice semitica mrr ed era una resina ke veniva usata per la tosse e ci cavavano fuori pure un profumo dolciastro ke ogni cognata in carenza didee a regalato almeno una volta negli ultimi anni ke tu te lo spruzzi come dopobarba per esempio e ti sembra di essere appena uscito da un bordello di aleppo e per strada vieni minimo abbordato da tre transessuali alti un metro e novanta e con quarantasei di piede ma la usavano anke per le imbalsamazioni e come conservante per i cadaveri cosI ke il povero gesUbambino di fronte al dono del magio come minimo si sarA toccato i piccoli zebedei kiedendosi chi era il gaffur visto che i magi tali erano in quanto anke prevedevano il futuro ma su questo le notizie sono un pO contraddittorie anke se pare ke si kiamassero rispettivamente melkiorre gaspare e baldassarre ke ai nostri giorni sarebbero poi markionne col suo coscmar di cascmir ke invece delloro porta il piombo e gasparri ke al posto dellincenso offre un bel lacrimogeno mentre il terzo sarebbe baldassarri ke E un senatore del gruppo di futuro e libertA con laria triste e un pizzo tipo repubblica di salO e in quanto il piU sfigato di tutti E quello giusto per portare sempre la mirra con tutti gli scongiuri del caso
domenica 2 gennaio 2011
... probabilmente.
sabato 1 gennaio 2011
Buon Anno!
Non è che sono ammattita… mi è stato mandato da un amico a Natale ma è rimasto inopinatamente nello spam fino a stamattina.
L'ho trovato delizioso e allora Buon Anno ve lo auguro con questo buon natale, chissà che non funzioni di più questo piccolo rito degli auguri, mi piacerebbe tanto…