
L'Onorevole Carlo Giovanardi non è stato favorito dalla Natura che, il giorno in cui è nato (15 gennaio 1950 a Modena), era probabilmente impegnata in qualche alluvione o terremoto, né (per chi ci crede) dal Padreterno, in quel momento forse distratto. Sia come sia sta di fatto che l'Onorevole Carlo Giovanardi è uno degli uomini più brutti del mondo,
insieme a Ignazio La Russa e a Ron Perlman (era il monaco ritardato Salvatore in Il nome della rosa, 1986, di Jean-Jacques Annaud).

Ora, essere brutti non è certo una colpa e poi, come si dice, "la bellezza è nell'occhio di chi guarda": alcuni riescono a "valorizzare" la bruttezza trasformandola in caratteristica (pensiamo a Jean-Paul Belmondo, per esempio o, oltre al già citato e bravissimo Perlman, al versatile Fernandel - non solo nella serie di film ispirati al personaggio di Don Camillo - al quale Giovanardi peraltro molto assomiglia nel profilo equino); altri compensano la scarsa avvenenza fisica sviluppando capacità intellettuali (pensiamo al grandissimo Stephen Hawking), psicologiche o semplicemente umane. Prima di aspirare però a incarichi pubblici, in una cultura come la nostra così fondata sull'immagine, magari qualche riflessione occorrerebbe farla.

L'Onorevole Carlo Giovanardi (a destra nella foto, il puttanone scosciato sulla sinistra è Carmen Russo), oltre a essere bruttissimo, è afflitto da una voce bassa su cui pesa un'accentuata cadenza modenese che, mentre può risultare divertente in un film di Don Camillo, contribuisce a rendere scarsamente intelligibile quello che dice, già sufficientemente disarticolato per conto suo.
Come se non bastasse, l'Onorevole Carlo Giovanardi è ossessionato (colpevolmente?) dalla difesa della famiglia familista tradizionale (secondo lui l'unica prevista dalla Costituzione) e da un'omofobia pervasiva e sospetta che ha avuto modo di esternare nella nota critica alla pubblicità Ikea di alcuni giorni fa.
Più recentemente, ospite della trasmissione "Klauscondicio" venerdì 20 maggio su You Tube, ha dichiarato: "Non escludo affatto che, nell'improbabilissima eventualità che diventasse sindaco, de Magistris discriminerà sul piano dei servizi sociali le famiglie con figli favorendo femminielli, gay, trans riconosciuti attraverso 'registri' che ne legittimino le unioni. (...) Non temo la politica filo gay. Io non son anti gay. Ma va evidenziato che con Pisapia e de Magistris, il riconoscimento delle unioni gay porterebbe a conseguenze discriminatorie per centinaia di migliaia di famiglie di Napoli e Milano. Con loro sindaci, le case e i servizi sociali dei comuni non darebbero la priorità alle famiglie riconosciute dalla Costituzione bensì a queste nuove forme di unioni e 'matrimoni' gay. Per esempio cambierebbero i criteri nell'assegnazione delle case. Decine di migliaia di famiglie 'colpevoli' di non essere gay finirebbero in fondo alle priorità degli amministratori. (...) La nostra società e la nostra civiltà rischierebbero di scomparire in pochi decenni".
Probabilmente l'Onorevole Carlo Giovanardi ignora che in Italia (a differenza del resto dell'Europa) l'81,1% delle abitazioni sono in proprietà e solo il 18,9% in affitto e che gli abitanti di Milano sono 1.300.000, mentre quelli di Napoli sono 1.004.500. Considerando una famiglia 'tradizionale' composta da tre persone, la questione affitto in totale riguarda nelle due città meno di 150.000 famiglie, solo una percentuale delle quali è alla ricerca di una sistemazione abitativa. Non so quale sia la quota di femminielli, gay e trans nelle due città, ma anche se fosse del 20% e tutti si mettessero in lista per farsi assegnare una casa le richieste non potrebbero essere più di 20-30.000 (più probabilmente poche centinaia). Ed è ridicolo pensare che l'essere omosessuali possa mai dare dei punti nella classifica per le assegnazioni che in genere sono basate sul numero di componenti e sul reddito. E allora di cosa stiamo parlando?
Sul rischio poi di scomparsa della nostra società e della nostra civiltà che dire? Certo una civiltà che produce campioni della forza dell'Onorevole Carlo Giovanardi merita di scomparire e di scomparire in fretta. Ma sarebbe divertente che proprio l'"angelo sterminatore" incaricato della sparizione fosse di sesso non omologato.
