c'è un intruso!

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come fregare il cacciatore

venerdì 18 febbraio 2011

A volte ritornano


Anna Maria Bernini Bovicelli, nata a Bologna il 17/08/1965, avvocato civilista e amministrativista, "eletta" alla Camera dei Deputati per il Popolo delle Libertà nel 2008, seggio n. 442 nel terzo settore a destra (e dove se no?) dell'emiciclo è spesso presente ai talk-show televisivi dove si distingue per la particolare petulanza delle argomentazioni, per l'uso del termine "carotaggio" riferito alle intercettazioni e per la caratteristica fissità di espressione. Le ultime apparizioni in ordine di tempo sono state a "Ballarò" su Rai3 il 15 febbraio e a "Otto e mezzo" su La7 il 16: per quanto riguarda la fissità di espressione le ipotesi che si fanno (vedi in particolare il post "Plastic woman") convergono sul massiccio intervento di chirurgie plastiche (pare non si possa essere ammesse nell'entourage berlusconiano se non si ha qualcosa di finto e/o rifatto: chissà mai perché? Anche la povera Beatrice Lorenzin, vista ad "Annozero" su Rai2 il 17 febbraio, e meglio nota come "la Meg Ryan della mutua", è stata costretta, in attesa di interventi più ficcanti, a indossare un apparecchietto ortodontico). Sarebbe per questo motivo che non la si è mai vista ridere: per il rischio di improvvisa deflagrazione di guance e orecchie e allegati, un po' come avveniva nel mitico Un re a New York (A King in New York, 1957) di Charlie Chaplin.
Io credo però che la motivazione sia un po' più articolata e vada ricercata da un lato nel mito babilonese (ma non solo) di Oannes (venerato dai Filistei col nome di Dagon o Odakon) di cui si trovano ancora tracce nelle credenze del popolo Dogon del Mali (col nome di Nommo) e dall'altro nella narrativa di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), specialmente nei racconti e nei romanzi del Ciclo di Cthulhu, di cui il racconto "Dagon" costituisce una sorta di premessa.
Per i Babilonesi Oannes era un essere divino uscito da una sorta di "uovo primitivo" che lo aveva condotto sulla Terra dove si era mostrato agli uomini in forma antropomorfa e aveva provveduto a trasmettere le conoscenze necessarie allo sviluppo della civiltà, secondo quanto riferisce lo storico caldeo Beroso nella sua opera "Babiloniaka" (275 a.c.) purtroppo andata perduta ma il cui contenuto è stato conservato dal monaco Synkellos (VIII secolo d.C.) sulla base delle perdute "Cronache" del padre della Chiesa Eusebio di Cesarea (260-340 ca.) che aveva a sua volta attinto da un compendio dei libri di Beroso fatto nel primo secolo a.C. da Alessandro Polistore. Secondo Polistore:
"Vi era una gran moltitudine di gente a Babilonia, ed essi vivevano senza leggi come animali selvaggi. Nel primo anno una bestia, chiamata Oannes, apparve dal Mar Eritreo, in un luogo adiacente a Babilonia. Tutto il suo corpo era quello di un pesce, ma una testa umana gli era cresciuta sotto la testa del pesce, e piedi umani gli erano similmente cresciuti dalla coda del pesce. Esso aveva una voce umana. Una sua immagine è conservata ancora oggi. Egli (Beroso, n.d.a.) dice che questa bestia passava i giorni con gli uomini, ma non mangiava cibo.
Essa diede agli uomini la conoscenza delle lettere, delle scienze e delle arti di ogni tipo. Insegnò loro anche come fondare città, erigere templi, formulare leggi e misurare i campi. Rivelò loro i semi e la raccolta di frutta, ed in generale diede loro ogni cosa che è connessa con la vita civilizzata. Dal tempo di quella bestia nulla di nuovo è stato più scoperto. Ma quando il Sole tramontava, questa bestia Oannes si tuffava nel mare e passava le notti nell’abisso, poiché essa era anfibia. In seguito apparvero anche altre bestie."
H.P. Lovecraft nel racconto "Dagon" (1917) recupera il mito dell'uomo-pesce narrando di uno spaventoso essere che fuoriesce da un gigantesco vortice marino per abbracciare un monolito decorato. Nel Ciclo di Cthulhu fa riferimento a razze extraterrestri che abitavano la Terra e vi avevano portato i loro Dei, i Grandi Antichi, di cui il più conosciuto, ma non il più importante, era appunto Cthulhu, una specie di polpastro schifoso e per nulla interessato alle progressive sorti dell'umanità, ma piuttosto a comunicare con gli uomini influenzandone i sogni e seducendoli con promesse di poteri e piaceri infiniti (toh!). Aldilà del piacere della narrazione, il sospetto è che potrebbe non trattarsi di pura fantasia: magari i seguaci di Cthulhu sono tra noi sotto sembianze semiumane, ma individuabili dalla fissità e dalla freddezza dello sguardo (e dalle stronzate che dicono e - purtroppo - fanno).
Nelle immagini sottostanti sono riportati, nell'ordine, Cthulhu, Dagon e Anna Maria Bernini: notate l'inquietante somiglianza?

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5 commenti:

Zio Scriba ha detto...

tipica faccia da ciellina: non ho ancora capito CHE COSA in particolare me lo riveli, (dev'essere un effetto d'insieme, misterioso) fatto sta che queste persone confermano sempre la non totale infondatezza della fisiognomica...

Anonimo ha detto...

Caro Tullix,
dai suoi post c'è sempre da imparare. Non sono ancora riuscito a leggere Lovecraft, ma mi riprometto di farlo al più presto, pensando agli orrori del "Berlusconismo".
Girolamo De Vincentiis

stellarossa ha detto...

A volte ritornano e popolano i miei incubi,ma accidenti
che brutta gente che era in giro millenni fa'…è quasi consolatorio !
Ha ragione il signor De Vincentiis,dai tuoi post imparo molto e cosa affatto sgradita mi diverto assai.

@Zio, i ciellini hanno la faccia da pesce lesso / fesso ma già squamato … spesso han quella faccia li',si.

Alberto ha detto...

O signur, poi di notte non dormo. Me li vedo davanti tutti questi mostri. Maledetti loro.

Günther ha detto...

mi è piaciuto molto questo post, meno male che c'è amcora gente dotata di ironia e cultura. Non hai notate che tutte le rifatte sembra che abbiano la stessa faccia?