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come fregare il cacciatore

lunedì 23 maggio 2011

Il sesso dell'angelo sterminatore




L'Onorevole Carlo Giovanardi non è stato favorito dalla Natura che, il giorno in cui è nato (15 gennaio 1950 a Modena), era probabilmente impegnata in qualche alluvione o terremoto, né (per chi ci crede) dal Padreterno, in quel momento forse distratto. Sia come sia sta di fatto che l'Onorevole Carlo Giovanardi è uno degli uomini più brutti del mondo, insieme a Ignazio La Russa e a Ron Perlman (era il monaco ritardato Salvatore in Il nome della rosa, 1986, di Jean-Jacques Annaud).
Ora, essere brutti non è certo una colpa e poi, come si dice, "la bellezza è nell'occhio di chi guarda": alcuni riescono a "valorizzare" la bruttezza trasformandola in caratteristica (pensiamo a Jean-Paul Belmondo, per esempio o, oltre al già citato e bravissimo Perlman, al versatile Fernandel - non solo nella serie di film ispirati al personaggio di Don Camillo - al quale Giovanardi peraltro molto assomiglia nel profilo equino); altri compensano la scarsa avvenenza fisica sviluppando capacità intellettuali (pensiamo al grandissimo Stephen Hawking), psicologiche o semplicemente umane. Prima di aspirare però a incarichi pubblici, in una cultura come la nostra così fondata sull'immagine, magari qualche riflessione occorrerebbe farla.
L'Onorevole Carlo Giovanardi (a destra nella foto, il puttanone scosciato sulla sinistra è Carmen Russo), oltre a essere bruttissimo, è afflitto da una voce bassa su cui pesa un'accentuata cadenza modenese che, mentre può risultare divertente in un film di Don Camillo, contribuisce a rendere scarsamente intelligibile quello che dice, già sufficientemente disarticolato per conto suo.
Come se non bastasse, l'Onorevole Carlo Giovanardi è ossessionato (colpevolmente?) dalla difesa della famiglia familista tradizionale (secondo lui l'unica prevista dalla Costituzione) e da un'omofobia pervasiva e sospetta che ha avuto modo di esternare nella nota critica alla pubblicità Ikea di alcuni giorni fa.
Più recentemente, ospite della trasmissione "Klauscondicio" venerdì 20 maggio su You Tube, ha dichiarato: "Non escludo affatto che, nell'improbabilissima eventualità che diventasse sindaco, de Magistris discriminerà sul piano dei servizi sociali le famiglie con figli favorendo femminielli, gay, trans riconosciuti attraverso 'registri' che ne legittimino le unioni. (...) Non temo la politica filo gay. Io non son anti gay. Ma va evidenziato che con Pisapia e de Magistris, il riconoscimento delle unioni gay porterebbe a conseguenze discriminatorie per centinaia di migliaia di famiglie di Napoli e Milano. Con loro sindaci, le case e i servizi sociali dei comuni non darebbero la priorità alle famiglie riconosciute dalla Costituzione bensì a queste nuove forme di unioni e 'matrimoni' gay. Per esempio cambierebbero i criteri nell'assegnazione delle case. Decine di migliaia di famiglie 'colpevoli' di non essere gay finirebbero in fondo alle priorità degli amministratori. (...) La nostra società e la nostra civiltà rischierebbero di scomparire in pochi decenni".
Probabilmente l'Onorevole Carlo Giovanardi ignora che in Italia (a differenza del resto dell'Europa) l'81,1% delle abitazioni sono in proprietà e solo il 18,9% in affitto e che gli abitanti di Milano sono 1.300.000, mentre quelli di Napoli sono 1.004.500. Considerando una famiglia 'tradizionale' composta da tre persone, la questione affitto in totale riguarda nelle due città meno di 150.000 famiglie, solo una percentuale delle quali è alla ricerca di una sistemazione abitativa. Non so quale sia la quota di femminielli, gay e trans nelle due città, ma anche se fosse del 20% e tutti si mettessero in lista per farsi assegnare una casa le richieste non potrebbero essere più di 20-30.000 (più probabilmente poche centinaia). Ed è ridicolo pensare che l'essere omosessuali possa mai dare dei punti nella classifica per le assegnazioni che in genere sono basate sul numero di componenti e sul reddito. E allora di cosa stiamo parlando?
Sul rischio poi di scomparsa della nostra società e della nostra civiltà che dire? Certo una civiltà che produce campioni della forza dell'Onorevole Carlo Giovanardi merita di scomparire e di scomparire in fretta. Ma sarebbe divertente che proprio l'"angelo sterminatore" incaricato della sparizione fosse di sesso non omologato.


domenica 15 maggio 2011

Ma, almeno, sarà commestibile?




Adriano Celentano è indubbiamente un notevole personaggio musicale e mediatico (un po' meno cinematografico, tanto che gli unici film che mi sono sempre rifiutato di vedere per la loro insopportabile presunzione sono i suoi - e, per altri motivi, quelli di Zeffirelli): quantunque non riesca a condividere certi atteggiamenti da guru qualunquistico non posso non riconoscergli una forza comunicativa non mediata culturalmente spesso spontaneamente molto efficace.
Ma la frase rivolta nel corso della puntata di Annozero del 12 maggio a Daniela Santanchè (al secolo Garnero: Santanchè è il cognome dell'ex marito chirurgo estetico Paolo, il matrimonio col quale è stato annullato dalla Sacra Rota) denuncia purtroppo la sua scarsissima capacità di percezione estetica, almeno per quanta riguarda la venustà femminile: pur non condividendo le sue idee - e ci mancherebbe - le riconosceva comunque di essere "molto carina".
Se si sia trattato di una forma di "cavalleria" non so, ma - a parte il fatto che l'aggettivo "carina" suona un po' stonato riferito a una cinquantenne, per la quale suonerebbe meglio un "affascinante" (in francese i termini sono chouette e charmante: Catherine Deneuve per esempio è chouette - da svenimento - in Les Parapluies de Cherbourg, 1964 di Jacques Demy e - estremamente - charmante in Potiche, 2010 di François Ozon) - CARINA la Santanchè? Una alla quale, sia prima degli incommensurabili interventi di chirurgia plastica (e si sono viste su Blob alcuni mesi fa alcune "gustosissime " immagini), sia dopo, si attaglia perfettamente, parafrasando Lina Wertmüller, l'appellativo di Dany Settemunnezze?
Per la cronaca, le munnezze sarebbero:
  1. Estetica del viso (basterebbe il naso)
  2. Estetica del corpo (polpacci compresi)
  3. Estetica del vestire (mitico lo Stetson bianco da cowboy su bikini)
  4. Intellettuale (esempio: il master farlocco alla Bocconi)
  5. Affettiva (pare ci sia persino un flirt con Mortimer Sallusti... )
  6. Caratteriale (abuso di dito medio)
  7. Politica (la bandiera - inesistente - di Hamas, per dire una delle ultime)
La citazione dalla Wertmüller porta inevitabilmente a Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, 1974, con Giancarlo Giannini nella parte di Gennarino Carunchio e Mariangela Melato in quella di Raffaella Pavone Lanzetti la "bottana industriale" (disastroso remake di Guy Ritchie nel 2002 col titolo Travolti dal destino - Swept Away e interpreti Madonna e Adriano Giannini).



Ora, immaginate di naufragare su un'isola deserta insieme alla Santanchè (paura, eh?): quali sono le strategie di sopravvivenza da mettere in atto?
  • Essendo voi indubbiamente persone di buon gusto è ovviamente da escludere qualsiasi risvolto sessuale da parte vostra, ma non da parte sua, specialmente se accompagnato da altri più viscerali appetiti.
  • Attenzione, non lasciatevi impietosire, ne va della vostra vita. Se non volete fare la fine del maschio della mantide non vi resta che fingere di assecondarla, procurarle qualche preda da divorare mentre fingete di accoppiarvi con lei e poi colpirla risolutamente alla testa con una noce di cocco o altro oggetto acconcio. Non esitate!
  • Se pensate di poter utilizzare direttamente il corpo come fonte di approvvigionamento di proteine per l'immediato futuro, lasciate perdere: intanto è coriaceo a furia di allungamenti e torsioni e poi rischiate avvelenamenti mortali o comunque gravi complicazioni gastrointestinali, anche per l'elevato contenuto di botox (in particolare sconsigliatissimi il cuore fibroso e il fegato bilioso).
  • Vi conviene comunque separare la testa dal corpo e, dopo aver recuperato i capelli (che, opportunamente attorcigliati, possono essere utilizzati come lenza per la pesca) e le ossa del setto nasale (abbastanza adunche da poter fungere da amo), infilarla su una pertica e disporla come spauracchio a protezione del vostro spazio e a disposizione dell'acuminata critica dei corvi.
  • Se volete potete utilizzare il corpo (ricordatevi di non posizionarlo troppo vicino e soprattutto non sottovento) come produttore di esche vive per la pesca, avendo l'avvertenza di eliminarle immediatamente dal pesce prima che vengano metabolizzate.
  • Se avete predisposizione per la musica, dagli intestini ben arrotolati si possono ricavare ottime corde da violino, mentre con costole, bacino e ossa lunghe si possono costruire strumenti a fiato e a percussione (in quest'ultimo caso occorre anche, per creare una cassa armonica, provvedere alla conciatura di una parte della pelle).
In sostanza, commestibile no, ma utilizzabile sì. Buon divertimento.

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L'immagine sopra a destra riproduce l'opera di Salvador Dalì Cannibalismo in autunno, 1936-37